Confindustria alla Fiat: “Non condividiamo le ragioni dell’uscita”

ROMA – ”Confindustria e’ un’associazione volontaria di liberi imprenditori. Prendiamo atto delle decisioni della Fiat pur non condividendone le ragioni, anche sotto il profilo tecnico-giuridico”. Cosi’ il comitato di presidenza di Viale dell’Astronomia commenta l’annunciata uscita della Fiat dall’associazione a partire dal primo gennaio 2012.

”Nella stessa lettera dell’amministratore delegato della Fiat si riconosce – afferma il comitato di presidenza di Confindustria in una nota – che il quadro normativo in tema di relazioni industriali, che peraltro era gia’ stato fortemente innovato con l’accordo del 2009, e’ sensibilmente migliorato per effetto dell’accordo interconfederale del 28 giugno e dell’articolo 8 della manovra di agosto. Anche grazie all’azione di Confindustria, sono oggi riconosciuti spazi molto ampi alla contrattazione aziendale,  vi sono forti garanzie in ordine all’efficacia ed esigibilita’ degli accordi per assicurare i necessari margini di flessibilita’ all’organizzazione aziendale. Le imprese hanno quindi maggiori certezze riguardo alla loro operativita”’.

A questo proposito, ”l’ampia condivisione delle parti sociali intorno all’accordo del 28 giugno e’ la migliore garanzia che le innovazioni previste potranno trovare ampia e diffusa applicazione nel tessuto industriale italiano. Aggiungiamo che Confindustria non ha mai messo in dubbio la validita’ e l’applicabilita’ dell’articolo 8 e anzi ne ha sempre ribadito la coerenza rispetto all’accordo del 28 giugno. Secondo la generalita’ degli esperti di diritto del lavoro, in nessun modo la ratifica dell’accordo interconfederale avvenuta il 21 settembre ne ha depotenziato gli effetti o ha posto dei limiti aggiuntivi all’applicabilita’ delle norme di legge”.

Confindustria, prosegue il comitato di presidenza, ”ha sempre agito e continuera’ ad agire a sostegno della competitivita’ di tutti i suoi associati, piccoli, medi e grandi, senza mai rinunciare ad inserire la propria azione in una visione dell’interesse generale del Paese. Sottolineiamo al riguardo che l’accordo del 28 giugno e’ stato approvato all’unanimita’ dalla Giunta di Confindustria sia a luglio sia a settembre e ha ricevuto il plauso delle autorita’ europee e delle principali istituzioni internazionali”.

La decisione di Fiat ”ci appare a maggior ragione non condivisibile – conclude – dal momento che, come noto, lo statuto di Confindustria permette di rimanere associati al sistema senza conferire delega sindacale, come gia’ avviene per numerose imprese associate che non applicano accordi sottoscritti da associazioni di categoria di Confindustria. Auspichiamo che la collaborazione con Fiat possa continuare nelle organizzazioni territoriali nel rispetto delle regole associative”.

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luiss_vcontursi