MILANO – L'annus horribilis di Piazza Affari si riflette anche nelle quotazioni e nelle opa da delisting. Secondo i dati contenuti nel bilancio annuale dell'attività della Consob, i prospetti di quotazione approvati dalla commissione sono stati cinque ma solo uno dei candidati, Salvatore Ferragamo, è effettivamente approdato in borsa.
Le altre matricole (Philogen, Rhiag, Moncler, Sem), scoraggiate dalla crisi, hanno preferito rinviare l'appuntamento a tempi migliori, facendo del 2011 un anno perfino peggiore del 2010, quando le quotazioni erano state solo due (Enel Green Power e Tesmec).
Anche l'aumento delle offerte pubbliche di acquisto e scambio, salite dalle 4 del 2010 alle 14 del 2011, non deve trarre in inganno: nell'anno dell'opa di Lactalis su Parmalat, ben otto offerte si sono concluse con il delisting della societa' bersaglio (le piu' importanti uscite dal listino sono state Bulgari e Coin).
La 'gelata' in borsa emerge anche dai movimenti nel capitale delle societa', con 1.100 comunicazione sulle partecipazioni rilevanti, di fatto allineate al 2010 quando erano crollate a 1.062 (quest'anno infatti il dato beneficia del contributo delle nuove comunicazioni sulle partecipazioni potenziali). Piazza Affari non perde invece la diffusa abitudine di circondare le societa' quotate di accordi parasociali: nel 2011 le comunicazioni relative a patti di sindacato sono salite da 201 a 214, anche se quelle relative a scioglimento di patti (53) sono state piu' di quelle relative a nuovi accordi (32).