ROMA – Contro la soglia a 3mila euro massimo per l’utilizzo del contante minoranza Pd, Sel e Movimento 5 Stelle fanno fronte comune in parlamento. Tra gli emendamenti in Senato alla Legge di Stabilità rischiano di mettere in seria difficoltà il Governo quelli, praticamente identici, contro l’aumento a 3mila euro del tetto al contante, firmati da esponenti della minoranza Pd, da Sel e dal Movimento 5 Stelle. Un fronte compatto (ci sono anche quelli del Gruppo Misto) che, votando insieme, può aspirare a far decadere la norma e ripristinare una soglia molto più bassa (era a 1000 euro).
Chi contesta la norma dei 3mila euro lo fa in nome della lotta all’evasione fiscale: una stretta maggiore alla circolazione di denaro cash servirebbe a contrastare il riciclaggio. Di diverso avviso il parere del Governo che, anche guardando ai paesi europei dove non esistono limitazioni di sorta, reputa l’aumento della soglia più “market friendly”, in grado cioè di assecondare la spinta ai consumi.
Diversa la posizione dei banchieri, per i quali la priorità è l’implementazione delle forme alternative all’utilizzo del contante, cioè con carte di credito e moneta elettronica, settore dove l’Italia è agli ultimi posti in Europa.
“Noi riteniamo che l’utilizzo di strumenti alternativi al contante sia un tema di ammodernamento e di efficienza del Paese, adesso, indipendentemente dagli utilizzi scorretti, o criminali”, ha dichiarato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, a margine del Congresso dei Notai, a Milano, commentando la norma contenuta nella Legge di Stabilità, che ha elevato da soglia da 1.000 a 3.000 euro.
Il contante di per sé, ha proseguito, “ha un costo amministrativo enorme per le imprese, le banche e la Pubblica amministrazione, quindi il tema è fare un processo di efficientamento, attraverso l’utilizzo anche di monete alternative al contante, che poi il livello sia 1.000, 2.000 o 3.000 credo sia poco rilevante”