L’indebitamento netto italiano viene confermato dal Tesoro al 5% per l’anno in corso e al 3,9% nel 2011. È questa, secondo quanto l’ANSA è in grado di anticipare, la nuova previsione del Governo contenuta nell’aggiornamento al patto di stabilità varato dal Consiglio dei ministri.
Si tratta delle stesse cifre contenute nella relazione previsionale e programmatica di settembre. Corretto per il ciclo e depurato delle una tantum, il deficit 2010 sarà al 3,1% e al 2,5% nel 2011 in crescita rispetto al 2,8 e al 2,3% stimati nella Rpp. Nel 2012 il deficit è previsto in calo al 2,7% (2% corretto per il ciclo).
La crescita nell’anno in corso si attesterà all’1,1% per salire al 2% nel 2011 e nel 2012. Nella relazione previsionale e programmatica (pubblicata a settembre) la crescita era prevista allo 0,7% già al rialzo rispetto allo 0,5% del Documento di programmazione economica e finanziaria.
Il debito pubblico italiano si attesterà nel 2010 al 116,9% del Pil. Si tratta di una stima leggermente migliore di quella contenuta nella Rpp (117,3% nel 2010) ma un po’ peggiore rispetto al 2009 (115,1%). Negli anni successivi il debito si attesterà al 116,5% nel 2011 (era 116,9 nella precedente stima) e al 114,6% nel 2012.
