ROMA – Dopo la “paccata” di Fornero il “pacchettone”: il ministro Passera ha delineato un quadro fosco dell’economia italiana al Parlamento. C’è la crisi, anzi, è recessione conclamata, con le aziende strozzate dalla penuria di soldi freschi, il credit crunch morde le imprese. I rubinetti del credito sono chiusi, in altre parole, e le imprese e le famiglie ne fanno le spese. Per questo il ministro dello Sviluppo economico annuncia un “pacchettone”. Un pacchetto di misure ogni 2, 3 mesi sulle semplificazioni. ”L”idea è di presentare ogni 2-3 mesi un pacchettone che tocchi la vita delle famiglie ma soprattutto delle imprese, e in particolare delle piccole e medie imprese”, ha detto Corrado Passera in audizione alla commissione Bilancio della Camera aggiungendo: ”sappiamo quanto bisogno c’è” di semplificazioni.
”Si è creato un vero e proprio credit crunch” e ”dobbiamo agire subito”, ha detto Passera spiegando che nei mesi scorsi ”il tema del credito è diventato un super-tema perché si è concentrata una serie di cause gravi: mancanza di liquidità, aumento delle sofferenze, regole bancarie che hanno tolto altro capitale alle banche”. Sulle opere pubbliche ”l’idea è di poter vedere nel corso dei prossimi 12 mesi un ammontare di complessivi 40-50 miliardi di lavori indirizzati e il più possibile avviati”.
Passera spiega che “dobbiamo andare a recuperare l’accumulato di non pagato da parte della pubblica amministrazione, è chiaro che non potrà essere fatto in un anno, è chiaro che non potrà mettere in difficoltà gli obiettivi di finanza pubblica, pero questi 50-60 miliardi nel corso dei prossimi anni devono essere recuperati”.
