ROMA – La Corte dei Conti lancia l’allarme sui derivati, allarme diretto alle orecchie degli enti, soprattutto Comuni: ”I rischi sono molti e imprevedibili”, l’ultima inchiesta sul Montepaschi insegna. In un dossier della procura generale arriva un monito: gli enti dovrebbero adottare ”doverose iniziative volte alla risoluzione di contratti eccessivamente onerosi”. Altrimenti – avverte la Corte – per gli amministratori c’è ”colpa grave”.
Non sono pochi i Comuni, tra gli altri enti, che hanno utilizzato questi strumenti finanziari per ristrutturare il debito o farne di nuovi. E la Corte fa presente a questi enti che possono contare sulle ”notevoli aperture” sia del giudice ordinario, che concede la nullità del contratto per mancanza di causa, che, soprattutto, del giudice amministrativo (legittimità dell’annullamento d’ufficio in via di autotutela del contratto potenzialmente dannoso per l’ente). Altrimenti – avverte la Corte – ”la condotta degli amministratori potrebbe essere censurata sotto il profilo della colpa grave”.