ROMA – Tra i maxi-sprechi denunciati dalla Corte dei Conti, riportati dal quotidiano la Repubblica, ci sono anche numerosi esempi di casi nazionali che si sommano alla miriade di sperperi locali. Clamoroso sarebbe quello della Sogei che, secondo la magistratura contabile, non avrebbe vigilato su slot machines e videopoker procurando un danno erariale da 800 milioni di euro.
Nella relazione del procuratore della Corte dei Conti del Lazio, Angelo Raffaele De Dominicis, si legge che alla società di telematica pubblica era stato assegnato il compito di connettere in rete tutte le slot machines, videopoker, e i vari giochi elettronici presenti nei bar e nelle sale da gioco per controllarne l’attività. Ma la Sogei non lo ha fatto: dal 2004 al 2007 gli apparecchi collegati in rete erano pochissimi e la metà di essi non ha mai trasmesso i dati.
Scrive la Corte: “Il servizio non svolto come prescritto ha permesso una rilevante evasione fiscale”. Per questo lo Stato non ha potuto vigilare sull’attività della criminalità organizzata nel business delle slot, né tanto meno ha potuto evitare eventuali operazioni anti-riciclaggio.