La Banca d’Italia “salva” le banche italiane: “Il debito non le colpirà più di tanto”

Le ripercussioni della crisi del debito sovrano sulle ”banche italiane sono generalmente limitate”. E’ quanto scrive la Banca d’Italia nella prima edizione del Financial Stability Report secondo cui gli istituti del nostro paese mostrano ”una buona posizione di liquidità” mentre il ricorso ai rifinanziamenti presso la Bce ”resta molto modesto”.

Le banche italiane, nel lungo termine, ”come le loro rivali estere” dovranno compiere ”un considerevole sforzo per adeguarsi ai nuovi e più stringenti requisiti di Basilea”. Bankitalia riconosce il rafforzamento degli istituti di credito nazionali e rileva come ”il lungo periodo di transizione” delle nuove regole ”attenuerà gli effetti sulle banche e l’economia”.

Alla presentazione del rapporto il governatore Mario Draghi ha rilevato così come ”è chiaro che alcune banche devono lavorare di più sia ora per coprire le sofferenze che hanno appena smesso di crescere dopo un aumento continuo di 24 mesi, sia per adeguarsi ai nuovi requisiti di Basilea3”.

Secondo il rapporto l’esposizione delle banche italiane verso i Paesi euro colpiti dalla crisi quali Grecia, Irlanda, Portogallo, rappresenta meno ”dell’1% del totale delle attività del sistema pari a circa 20 miliardi di euro. Per i cinque maggiori gruppi, spiega il rapporto, l’esposizione è fra lo 0,1 e l’1,3%. Il credito delle banche italiane verso i Paesi euro infatti è rivolto soprattutto verso Germania e Austria.

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Alberto Francavilla