ROMA – Come difendersi dalla congiuntura economica, come orientarsi tra opportunità e rischi, in breve, quali sono i beni consigliabili in cui rifugiarsi e addomesticare la belva della crisi?Il Sole 24 Ore del 21 maggio propone un dizionario dei beni di rifugio con tanto di indicazione dei livelli di protezione. I depositi, i conti correnti fino a 100 mila euro sono garantiti dal fondo tutela e quindi rappresentano la forma più sicura di salvaguardia, un filo di più del bund tedesco, meglio comunque del caro vecchio mattone.
La casa resta ancora un buon investimento. Si merita un 7. Con la crisi, negli ultimi tre anni, il valore nominale ha subito una contrazione del 15%: tuttavia, nel confronto per esempio con Spagna e Irlanda, il “repricing” ha un impatto più contenuto, perché resiste la domanda di immobili fra gli stranieri e no ci sono troppe case invendute. Quelle di lusso, le abitazioni di pregio, tirano sempre, si sono rivalutate del 3% al netto dell’inflazione. Un problema è costituito dall’andamento dello spread con relativa impennata del costo del credito. Anche i contratti di locazioni, gli affitti, subiscono un ridimensionamento in termini di profitto a causa della pressione fiscale. Investire negli immobili all’estero può funzionare dove il cambio è favorevole, stando attenti alle bolle immobiliari in particolare nell’Estremo Oriente.
I conti correnti sono al sicuro rispetto alla possibilità di un crac bancario o una messa in liquidazione coatta: il Fondo di Tutela Interbancario restituisce ai clienti i loro depositi fino a 100 mila euro. Se cointestati 100 mila euro per ciascun intestatario. Il deposito prende un bel 9 in pagella.
Dici Germania e pensi a una fortezza, a un Fort Knox che vigila sui tuoi risparmi. Il bund tedesco, il titolo di Stato a scadenza decennale è talmente importante e sicuro che è stato scelto come parametro per giudicare il grado di affidabilità degli altri titoli di Stato. Il famigerato spread calcola infatti la distanza, in termini di rendimenti, dei bond, dei bonos ecc dal bund. Talment sicuro è l’investimento che chi vi accede preferisce spuntare rendimenti bassissimi, che non coprono nemmeno l’erosione del costo della vita. Ma, dal momento che la tranquillità è tutto, si accetta di perderci qualcosa pur di mantenere il gruzzolo completamente al riparo da qualsiasi acquazzone o tempesta economica. Voto 8.
Oro e materie prime sono diventate troppo volatili, sono troppo esposti alle oscillazioni di mercato. Di solito si consiglia un investimento del 5% nel portafoglio. Se proprio si decide di investire in petrolio, o cereali , è meglio scegliere le “commodities” con più futuro, quelle cioè legate a settori trainanti e ad alto contenuto tecnologico (rame, palladio ecc.). Meglio gli oli vegetali per la biocombustione che il petrolio. Voto finale, un magro 5.
Dai terreni, a meno che non si sia iscritti alla previdenza agricola, è meglio stare alla larga. L’Imu pesa come un macigno. Tuttavia quelli coltivati con alto valore aggiunto come le aree Docg dedicate ai vigneti. Brutto voto, 3.
