ROMA – Le aste di titoli italiani? ”Sono sotto controllo, non solo quelle passate ma anche quelle future”. Lo afferma in una intervista al Sole 24 Ore Maria Cannata, direttore generale del ministero dell’Economia per il debito pubblico, spiegando che per i nostri titoli ”i mercati sono sempre aperti” come dimostra anche ”il ritorno degli investimenti stranieri, perchè, rispetto ai rendimenti negativi dei Paesi l’Italia conviene”.
”Gli alti rendimenti e l’impegno sulle riforme – sottolinea – tornano ad attrarre alcuni mercati asiatici che non vedevamo da tempo. I giapponesi sono notoriamente molto prudenti: ebbene stanno tornando sui Btp”. E conforta che Fitch abbia confermato la “A-” del rating italiano, riconoscendo ”l’impatto che la riforma del lavoro avrà sulle prospettive di crescita e quella sulle pensioni sui conti pubblici. Nel medio-lungo termine l’Italia migliorerà e questo anche gli investitori stranieri iniziano a coglierlo”.
L’aria che si respira, insomma, non è quella ”della deriva che portava solo al peggioramento come nella scorsa estate”. L’Italia rispetto a un anno fa è più forte e ”può cavarsela da sola”. Il programma delle aste per quest’anno è arrivato al ”62%: abbiamo raccolto 280 miliardi, ne restano 170. Ma la liquidità in cassa, grazie all’autotassazione che tiene anche quest’anno, in estate è buona e non abbiamo bisogno di emettere i Bot a tre mesi, che invece potranno tornare utili in autunno”.