
È “una situazione sempre più insostenibile, per milioni di lavoratori, cassaintegrati, precari”. Così il segretario confederale della Cgil, Susanna Camusso, commenta i dati dell’Osservatorio cig del dipartimento settori produttivi di Corso d’Italia sugli effetti della crisi sull’occupazione e sottolinea come nei primi tre mesi dell’anno «senza contare quelli che senza tutela hanno perso il posto di lavoro, i lavoratori “parzialmente” tutelati dalla cig hanno perso nel loro reddito già oltre 830.730.045 di euro».
Camusso rilevando, quindi, la presenza di «molti lavoratori con coperture economiche irrisorie mentre ancora di più sono quelli senza alcuna copertura», sostiene che «non ci sono più alibi per il governo» e chiede che intervenga. «Fermare ed invertire questa deriva non è più rinviabile», afferma il segretario confederale della Cgil, è «la prima cosa da fare; per dare respiro all’economia serve aumentare il reddito disponibile delle famiglie, aumentando i redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, riformando il fisco rendendolo più equo e più giusto».
