Crisi Ue, la Germania detta le condizioni: regole più dure e un tedesco alla guida della Bce

Angela Merkel

Il problema è il prezzo. La Germania, infatti, si prepara a dare il suo sì all’allargamento del Fondo salva stati. Il cancelliere Angela Merkel lo ha detto più volte: “La Germania non vuole che l’Euro si sfasci”. I tedeschi, quindi, sono pronti ad un sacrificio ma non a costo zero.

In cambio, spiega il Sole 24 in un articolo a firma di Danilo Taino, la Germania vuole una “stretta” sul patto di stabilità. Per dirlo con le parole del ministro delle Finanze Wolfagang Schauble, si chiede che il problema venga “affrontato con un pacchetto di norme complessive e comprensive, affinché non ci si ritrovi tra pochi mesi nella stessa situazione”.

Il fondo, quindi, si può arricchire e rafforzare ma, occorre, chiedono i tedeschi, che i Paesi europei che in futuro si dimostreranno insolventi rischino il default.  Da qui, quindi, Berlino chiederà controlli più severi sui Paesi fortemente indebitati con la Ue messa in condizione di spingere i singoli stati a piani di ristrutturazione del debito.

Infine, una poltrona. E non una qualsiasi ma quella della Banca Centrale Europea. Il nome che circola è quello di Axel Weber: un tedesco a capo della Bce per garantire rigore e “cultura della stabilità”.

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Emiliano Condò