A distanza di due anni dall’ingresso dell’azienda in amministrazione controllata ”la situazione dei lavoratori delle fabbriche dell’Antonio Merloni di Marche e Umbria resta grave, malgrado qualche giorno di lavoro al mese. Duemilaquattrocento addetti attraversano un percorso di vita quotidiana costellato di sacrifici, difficoltà economiche e prospettive sempre più precarie”.
Il segretario provinciale della Fim Cisl di Ancona, Andrea Cocco, invita i media a puntare i riflettori sulla manifestazione unitaria promossa da Fiom, Fim e Uilm per giovedì 14 ottobre a Fossato Di Vico, come accade per altre importanti vertenze nazionali.
Se gli altri asset Merloni sono stati ceduti, Cylinders & Tanks alla famiglia Ghergo, lo stabilimento in Ucraina all’Electrolux, Ascot agli sloveni della Gorenje e la Tecnogas agli iraniani della Mmd, gli stabilimenti di Fabriano e Gaifana restano in stand by, nella speranza che il bando per le manifestazioni di interesse riaperto dai tre commissari straordinari e in scadenza a metà novembre non vada ancora una volta deserto.
”Un territorio come il nostro, con altre aziende in crisi, non può e non deve morire in questo modo. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e non ci tireremo indietro, malgrado tutte le avversita”’ assicura Cocco.
