L’incubo Grecia contagia anche la Lombardia. Sotto forma di bond, titoli obbligazionari che la regione Lombardia ha acceso nel 2002 e che ora metterebbe a rischio una delle regioni trainanti dell’economia italiana. Per un’esposizione di 115 milioni di euro. La Regione aveva creato con Ubs e Merrill Lynch un cosiddetto sinking fund: un “salvadanaio” in cui mese dopo mese la Regione versa i soldi che serviranno, nel 2032, per rimborsare il suo prestito obbligazionario da un miliardo di dollari emesso nel 2002. Il problema è che questo fondo – gestito dalle banche – ha investito una parte dei soldi della Regione, pari a 115 milioni, in obbligazioni della Grecia.
Ottimista il presidente della Regione, Roberto Formigoni: “La Grecia non fallirà. Le decisioni della Ue sono chiarissime. Grazie al cielo non c’è stata la follia di pensare che un Paese potesse fallire e tutto restasse uguale”. Ma l’opposizione attacca: “Se la Grecia andasse in default – dice il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Luca Gaffuri – la perdita ricadrebbe interamente sulla Regione”. Gaffuri chiede inoltre perché non sia ancora attivo il consiglio di esperti, approvato il 28 luglio scorso, che valuterà la rischiosità del bond e suggerirà alla Regione soluzioni per ridurre problemi legati all’operazione finanziaria. Ma Formigoni rassicura: il collegio è stato insediato pochi giorni fa.