Se sarà necessario la Commissione europea è pronta a prendere misure per aiutare finanziariamente la Grecia. Lo ha detto oggi il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn. Il commissario ha spiegato che Bruxelles è pronta ad “adottare una cornice” per fornire aiuti alla Grecia: “Se le circostanze lo richiederanno, abbiamo i mezzi per un tale sostegno”, ha detto Rehn al termine dell’Ecofin. E anche i ministri dell’Unione sono pronti ad andare incontro ad Atene: “La Grecia riceverà l’aiuto necessario, se ce ne sarà bisogno, nelle forme che stabilirà la Commissione. Questo è l’impegno saldo di tutti gli Stati membri”, ha detto il ministro spagnolo dell’Economia, Elena Salgado.
Ma prima di parlare di aiuto finanziario, la Ue vuole vedere la Grecia adottare tutte le misure annunciate e per ora resta una supersorvegliata speciale: “Rappresentanti della Commissione Ue, la prossima settimana, saranno ad Atene assieme ad esperti della Bce e a delegati del Fondo monetario internazionale per verificare l’attuazione e i primi risultati delle misure annunciate dal premier Papandreou”, ha detto Rehn. Bruxelles, ha spiegato il commissario, “è responsabile delle misure proposte”, e farà la sua prima valutazione a metà marzo.
Intanto, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha confermato che l’esposizione delle banche italiane in Grecia è “molto bassa”. “Il sistema Italia – ha detto citando i dati della Banca dei regolamenti internazionali – è esposto per circa otto miliardi di euro, mentre quello tedesco per 35 miliardi e quello francese per ottanta miliardi”. Il ministro ha quindi ribadito come in generale, nell’ambito della crisi finanziaria degli ultimi due anni,, “il sistema italiano ha tenuto”. Per quanto riguarda la strategia delle istituzioni internazionali, Tremonti mantiene la sua posizione: “Un sostegno finanziario alla Grecia da parte dell’Fmi ha senso solo con istituzioni e politiche europee forti, altrimenti è inaccettabile”.
Arriva anche la risposta di Atene alle pressioni europee. “La Grecia è in anticipo sul programma di riduzione del deficit e non avrà bisogno di alcun salvataggio da parte dell’Unione europea”. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze greco, George Papaconstantinou: “La Grecia non ha chiesto nessun salvataggio. Non è necessario”, ha proseguito il ministro.
