La crisi finanziaria internazionale non danneggerà l’economia italiana. «I rischi per l’Italia restano contenuti» e questo vale per banche e assicurazioni.
Inoltre «le banche hanno una liquidità adeguata». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervenendo in aula alla Camera. «Il Comitato per la stabilità dei mercati – ha aggiunto Tremonti – ha ritenuto opportuno continuare a mantenere sotto costante osservazione la situazione». Il ministro ha spiegato che «Al fine di proteggere il mercato italiano da attacchi di natura speculativa che trovano alimento dal perdurante clima di incertezza del sistema finanziario internazionale, il ministro dell’Economia e delle finanze d’intesa con il governatore della Banca d’Italia si è impegnato ad adottare le misure necessarie per garantire la stabilità del sistema bancario e per difendere i risparmiatori».
INCERTEZZA – «In generale, la congiuntura economica rimane caratterizzata da un elevato grado di incertezza. Nonostante questo il Governo conferma il percorso del Dpef 2009-2013 ed il sostanziale pareggio nel 2011» ha aggiunto Tremonti. «In particolare – ha aggiunto Tremonti – sono riviste le previsioni di crescita del Pil per l’anno corrente dallo 0,5% indicato nel Dpef allo 0,1%. Per l’anno prossimo la revisione è stata di uguale entità, dallo 0,9% allo 0,5%. Anche il profilo atteso per il biennio 2010-2011 risulta più debole, mentre a fine periodo si ricolloca all’1,5%, precedentemente stimato». Il ministro ha ricordato che «a partire dall’ultimo trimestre del 2007 l’economia italiana ha mostrato un andamento sostanzialmente stagnante. Nel secondo trimestre di quest’anno si è manifestata una contrazione del Pil. Tutte le componenti della domanda hanno frenato». La spiegazione è nella concatenazione di alcuni «fattori negativi: il rincaro dei beni energetici ed alimentari, che ha inciso sui consumi delle famiglie; l’apprezzamento dell’euro, che ha indebolito la domanda estera e una correzione superiore alle attese nel settore delle costruzioni. In generale, la congiuntura economica rimane comunque caratterizzata da un elevato grado di incertezza».
TASSE – «La riduzione della pressione fiscale resta un obiettivo del governo»: ha poi assicurato il ministro dell’Economia. Tremonti ha evidenziato come dall’insediamento dell’Esecutivo sia passata solo una manciata di mesi e come dunque se le tasse ancora non sono state abbassate è solo perchè si è preferito prima «mettere in sicurezza» i conti dello Stato. Poi si procederà, ha affermato, alla riduzione delle tasse.
RIFORME – Dopo l’ok di mercoledì da parte della Commissione Ue alla proposta di riforma dei requisiti di capitale per le società finanziarie ci sarà a livello europeo «una proposta di riforma per le società di rating» ha ricordato il ministro dell’Economia.