
NEW YORK – L’economia mondiale frena. Il Fondo Monetario Internazionale ha visto al ribasso le stime per il 2014: il prodotto interno lordo aumenterà del 3,4%, in calo dello 0,3% rispetto alle stime di aprile, per poi accelerare al +4,0% (stima confermata) nel 2015. A pesare è la frenata degli Stati Uniti nel primo trimestre per l’inverno rigido e le prospettive meno ottimiste su alcuni mercati emergenti. Anche i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) frenano.
Rallenta anche la crescita dell’Italia, fanalino di coda del G7. Il pil aumenterà quest’anno dello 0,3%, ovvero 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile. Nel 2015 la crescita accelererà a +1,1% (stima confermata). Il +0,3% del 2014 segue il -1,9% del 2013 e il -2,4% nel 2012.
Andrà meglio alla Spagna: il pil spagnolo salirà quest’anno dell’1,2% (+0,3 punti percentuali rispetto alla stima precedente), per poi accelerare nel 2015 a +1,6% (+0,6 punti percentuali). La crescita italiana risulta inferiore anche a quella dell’Aerea Euro: il pil di Eurolandia crescerà quest’anno dell’1,1% (dato confermato rispetto alla stima precedente), per poi salire nel 2015 a +1,5% (+0,1% punti percentuali).