Il sindaco Michael Bloomberg ha avvertito che New York rischia la bancarotta se i sindacati municipali non accetteranno il licenziamento di 7.000 persone o massicci tagli nei trattamenti salariali.
Bloomberg ha dichiarato alla stazione televisiva NY1 che ”non è possibile andare avanti cos’  come stanno le cose”, aggiungendo che ”i costi pensionistici e di assistenza sanitaria per i nostri impiegati stanno conducendo New York alla bancarotta”.
Il sindaco, che alla fine dell’anno si presenterà per un terzo mandato, ha detto che le proposte presentate finora dai sindacati ”sono assolutamente lontane da quel che è necessario fare”.
I tagli di personale richiesti da Bloomberg si aggiungerebbero ad altri 1.300 già proposti. Altri ottomili posti potrebbero essere eliminati tramite prepensionamenti e dimissioni.
Intensi negoziati sono in corso tra Bloomberg e i sindacati, e il sindaco deve presentare il bilancio cittadino entro la fine del mese. Al municipio di New York è vietata per legge la gestione deficitaria.
La situazione economica municipale si è aggravata con la crisi economica, che ha fortemente ridotto le tasse ricavate dalle istituzioni finanziarie di Wall Street, uno dei principali cespiti di entrate della Grande Mela.
L’ufficio del bilancio municipale ha reso noto che il licenziamento di 7 mila persone consentirebbe alla città di risparmiare 350 milioni di dollari.