Crisi: nuovo record per lo spread Btp-Bund, sale il rendimento dei Bot

ROMA – Vola a un nuovo record storico il premio di rendimento pagato dai Btp decennali italiani rispetto al corrispettivo bund tedesco, e contemporaneamente virano in deciso rialzo i costi nella prima asta di titoli del Tesoro dopo l’annuncio di Moody’s su un possibile declassamento delle banche italiane. La forbice tra i Btp e il bund si è allargata a 223 punti base, segnando un nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro nel 1999, e guadagnando ben nove punti rispetto al record di venerdì scorso.

Solo nel pomeriggio il differenziale di rendimento è sceso intorno ai 210 punti, in seguito ”a un flusso di acquisti da parte di investitori istituzionali domestici”, ha spiegato un operatore di Piazza Affari. Sul continuo aumento degli spread ha espresso le proprie preoccupazioni il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. ”E’ un problema enorme. Con il nostro debito pubblico ogni cento punti base a regime si traducono in 16 miliardi di euro in piu’ di deficit”, ha detto il presidente degli industriali intervenendo all’assemblea di Federchimica a Milano.

”La crisi greca rende le tensioni finanziarie sui mercati molto pesanti. L’Italia non è in pericolo ma, se rimanesse l’attuale situazione di grossa turbolenza, ne risentirebbe”, ha sottolineato. E nella prima asta del Tesoro, dopo il faro acceso da Moody’s sugli istituti di credito italiani, c’è stato un boom di domande e i rendimenti dei Bot a sei mesi sono schizzati all’1,99% dall’1,66% dell’analoga asta del 26 maggio scorso. In rialzo anche i rendimenti per i Ctz (scadenza 30 aprile 2013) che hanno registrato un tasso medio del 3,219% (+0368 punti).

Per gli analisti di mercato questo ”non è un segnale positivo”, e’ un ”monito che l’Italia non è immune dal contagio” della crisi greca, spiegano. Da Madrid il ministro dell’economia spagnolo, Elena Salgado, ha sottolineato che sono proprio l’Italia e la Spagna ”a soffrire di piu’ le tensioni” sui mercati per la situazione della Grecia. Oggi lo spread tra i bond decennali iberici e il bund è salito a 281 punti. Intanto, tengono le Borse del Vecchio Continente in attesa dell’esito del voto del parlamento ellenico sulle ulteriori misure di austerita’, previsto per mercoledì 29 giugno.

Milano ha chiuso in rialzo dello 0,75%, Londra dello 0,43%, Parigi dello 0,31%, mentre Francoforte ha archiviato la seduta in calo dello 0,19%. ”I timori restano alti perchè tutti pensano che ci sarà probabilmente un default della Grecia, la questione è quando e come”, commentano gli operatori di mercato. Sul fronte valutario, l’euro si e’ riportato sopra la vetta di 1,42 dollari, archiviando gli scambi in Europa a 1,4250 rispetto ad una chiusura di 1,4189 dollari segnata venerdì sera a New York. La moneta unica si è apprezzata anche contro la divisa del Sol Levante salendo a 115,71 yen dalla predente quotazione di 114,13.

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Alessandro Avico