Crisi, Roubini: "Italia è già in recessione"

ROMA – ''Nella periferia di Eurolandia, cinque Paesi, Grecia, Irlanda, Portogallo, Italia e Spagna, sono gia' in recessione''. E' quanto afferma l'economista Nouriel Roubini in un'intervista a la Repubblica, parlando dei cosiddetti Pigs.

''Tre hanno gia' perso la possibilita' di rivolgersi ai mercati del credito, e a questo punto le probabilita' che anche Italia e Spagna facciano la stessa fine sono molto alte. E l'Italia e la Spagna sono 'too big to fail', troppo grandi per fallire e troppo grandi per essere salvate'', ha spiegato.

Sempre in un'intervista a la Repubblica, l'economista Ian Bremmer, concorda con Roubini sul fatto che ''non ci siano margini di intervento politico per raddrizzare la situazione''.

Tornando a Roubini, per il professore della New York University, ''l'Eurozona senz'altro procedera' alla ristrutturazione del debito pubblico e di quello bancario. Prima in Grecia, poi in Portogallo e Spagna; e se l'Italia e la Spagna perdessero l'accesso al mercato del credito (cosa che a mio avviso potrebbe accadere) non vi sara' mai debito pubblico a sufficienza, con un deficit che allora sara' triplicato, per tutelare questi Paesi. In secondo luogo, anche potendo agire – sottolinea Roubini – sul debito bancario e sul debito pubblico per contenerli, non potra' esservi crescita economica senza ripristino della competitivita'''.

Per l'economista, quindi, ''nei prossimi 3-5 anni vi sono forti probabilita' che i membri piu' deboli dell'eurozona, a cominciare dalla Grecia e dal Portogallo, decidano che la permanenza nell'Unione comportera' piu' costi che benefici''.

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luiss_vcontursi