MILANO – La fine della crisi non è dietro l’angolo. Anzi, anche per il 2011 continuano le difficoltà nel settore delle costruzioni, come testimonia il rapporto congiunturale presentato da Ance Lombardia – l’associazione regionale dei costruttori – che rileva come nel 2010 si sono avuti investimenti inferiori del 6,4% rispetto al 2009. E le stime per l’anno in corso sono di un ulteriore calo del 2,4%. Un trend che si traduce in un quadriennio di crollo, in cui gli investimenti sono precipitati del 17,8%.
Nel dettaglio l’industria lombarda del mattone nel 2010 ha messo in gioco risorse per 23.453 milioni di euro, ma appunto con andamenti negativi in tutti i comparti. Nel residenziale il calo è stato del 5,4% e solo parzialmente bilanciato dalla tenuta delle attività di manutenzione del patrimonio abitativo (più 1,0%).
I primi riflessi di questa situazione sono sugli occupati. Tra la fine del 2008 e tutto il 2010 il settore ha perso in Lombardia circa 46.000 posti di lavoro. Senza contare il ricorso in maniera intensa alla Cassa integrazione dove le ore sono cresciute nel 2010 del 44,7%, dopo che nel 2009 avevano evidenziato un aumento straordinario del 189,8%.
A mettere maggiormente in difficoltà le imprese edili è la stretta creditizia che solo nel 2010 ha allentato la sua presa, con un aumento dell’erogazione dei mutui per l’acquisto di immobili del 12,9% nei primi nove mesi dell’anno. Ma il trend sembra di nuovo subire un’inversione in questo anno, con gli istituti di credito allertati dagli stress test. L’altro fattore di instabilità per le imprese è dato dal blocco o dal rallentamento dei pagamenti da parte delle Pubbliche amministrazioni in seguito al Patto di stabilità: l’Ance registra una progressiva riduzione degli investimenti dei Comuni, stimata in Lombardia in circa 614 milioni di euro nel 2011. Non ha poi aiutato il quadro complessivo il fatto che nella regione, nonostante l’approvazione da parte del Cipe di fondi per 2,4 miliardi per nuove infrastrutture, di fatto solo la Metropolitana M5 di Milano abbia avviato i cantieri.
“I dati raccolti – ha commentato Luigi Colombo, presidente Ance Lombardia – evidenziano che la congiuntura sfavorevole dura più a lungo di quanto fosse preventivato. Da parte di noi imprenditori è necessario puntare sulla qualità nelle costruzioni e cercare di essere sempre più competitivi. Ma è urgente che gli investimenti in attività edilizie tornino a rivestire il loro tipico ruolo anti-ciclico, a sostegno del reddito e dell’occupazione”.
