Il finanziere miliardario George Soros la luce alla fine del tunnel proprio non la vede. Intervistato dalla Reuters Financial Television, ha preventivato per l’economia americana un «lungo rallentamento» e una situazione di tipo giapponese caratterizzata da bassa crescita e alti tassi di inflazione.
Soros ha anche affermato che il salvataggio delle banche americane rischia di trasformarle in «morti che camminano» che succhiano il sangue dell’economia prolungandone le difficoltà.
«Non mi aspetto affatto che la ripresa dell’economia americana cominci nel terzo o quarto semestre, e quindi ci aspetta un prolungato rallentamento», ha aggiunto Soros. Forse, ha preventivato, «qualcosa si muoverà» in termini di crescita non prima del 2010.
Le valutazioni di Soros sono in contrasto che quelle della maggioranza degli economisti, secondo i quali l’economia Usa cesserà di contrarsi nel terzo trimestre e comincerà a riprendersi nel quarto.
