MADRID – Il governo spagnolo del conservatore Mariano Rajoy dichiara guerra alla speculazione finanziaria e aumenta le tasse sul capital gain, cioè il guadagno generato dalla vendita di azioni tenute per meno di un anno dagli investitori. Le tasse su questo margine passano dal 27% al 52%.
Per l’esattezza il capital gain verrà tassato in base alle aliquote fiscali, che, appunto, possono arrivare fino al 52%. Con quest’aumento il governo cerca di aumentare le entrate e ridurre il deficit.
Intanto in Spagna è allarme occupazione. Dei 33 Paesi che fanno parte dell’Ocse, la Spagna è il quinto per numero di giovani disoccupati o che non seguono nessun corso di studi.
Tra il 2008 ed il 2010 i giovani spagnoli in questa condizione sono aumentati dal 17% al 24%. Oggi in Spagna un giovane su quattro, tra i 15 ed i 19 anni, non studia né lavora.
Lo studio internazionale ha anche rilevato, in termini generali, che il tasso di disoccupazione è più basso quanto più è alto il livello di istruzione dei lavoratori. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, nel secondo trimestre dell’anno in Spagna i disoccupati erano quasi 5,7 milioni. Il tasso di disoccupazione per gli under 25 anni, invece, ha oltrepassato il 53%, lasciando così 95mila giovani senza lavoro.