La Banca Centrale Europea ha già iniziato, da questa mattina, ad acquistare i titoli di Stato dei paesi europei in difficoltà. L’annuncio di questa operazione aveva già dato un impulso positivo ai mercati, che infatti questa mattina avevano aperto in forte rialzo nelle maggiori piazze europee. Il presidente della Bce Jean Claude Trichet, al termine della riunione del global meeting nella sede della Bri, ha spiegato che si tratta di una decisione “orgogliosamente e totalmente indipendente” , che non è frutto “di pressioni o segnalazioni” da parte di nessuno.
Ora perà la Bce si aspetta una politica di rigore nei bilanci pubblici dai governi europei, all’indomani del maxi piano di difesa dell’eurozona da 750 miliardi di euro. Trichet ha citato lo stesso comunicato emesso al termine dell’Ecofin dove i governi si impegnano a prendere “tutte le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi di bilancio di quest’anno e i successivi” e delle ulteriori misure addizionali prese da alcuni paesi. “Per noi – ha spiegato – questo impegno è stato assolutamente decisivo”.
Notizie positive anche sul fronte della crescita dell’economia, che va “meglio delle attese”, sia a livello globale che europeo, anche se bisogna vigilare sul suo andamento, ha continuato Trichet, secondo il quale nella riunione cui prendono parte i governatori delle banche centrali europei, americani e asiatici, c’é stato un consenso sul fatto che “si riscontri un’accelerazione della crescita”, “chiaramente più accentuata per i paesi emergenti”.
I rischi di un ritorno “alla recessione, che pure permangono, sono meno importanti” ma occorre vigilare e “non bisogna abbassare la guardia”. Sul fronte dell’inflazione Trichet rileva come “non si sono materializzati” i rischi di una sua ripresa ma che c’é consenso sul fatto che “bisogna ancorare le prospettive al medio-lungo termine”.