La ripresa economica americana non decolla, il mercato del lavoro stenta e ci sono rischi di deflazione ”superiori a quelli desiderabili”. Per questo la Fed è pronta a scendere in campo a sostegno dell’economia con nuove misure che potrebbero essere annunciate con la prossima riunione del Fomc in programma il 2-3 novembre.ù
Ben Bernanke, paventando per la prima volta la possibilità di fissare formalmente un tasso di inflazione ”al 2% o qualcosa in meno”, afferma: ”dati gli obiettivi del Fomc, sembra essere il caso di un’ulteriore azione”. Ammettendo che ”le politiche non convenzionali hanno costi e benefici che vanno presi in considerazione nel giudicare se e quanto aggressivamente agire”, Bernanke rassicura: la Fed è preparata a gestire i rischi associati allo strumento più forte che rimane nell’arsenale della Fed per stimolare l’economia, ovvero un ampio programma di acquisto di titoli di debito del governo per ridurre i tassi di interesse a lungo termine.
Il bilancio della Fed è quasi triplicato da quando è scoppiata la crisi nel 2008 e ora si attesta sui 2.300 miliardi di dollari: una buona fetta di questo aumento è imputabile ai 1.700 miliardi di dollari di titoli legati ai mutui e i titoli di stato acquistati fra il 2008 e il 2009.
