Arriva in Congresso la proposta dei democratici per risolvere il problema delle società troppo grandi per fallire. Si tratta di una proposta “solida e forte” afferma Michael Barr, assistente del segretario al Tesoro americano Timothy Geithner, che ha collaborato alla stesura.
Geithner testimonierà il 29 ottobre in Congresso a sostegno dell’iniziativa che prevede che i costi per il salvataggio o la chiusura di grandi società finanziarie non ricadano più sui contribuenti ma sulle società finanziarie che hanno più di 10 miliardi di dollari di asset.
Più poteri al governo per regolare, e se necessario chiudere, le grandi aziende finanziarie che minacciano la stabilità economica. Questo è quanto chiede la proposta, frutto di un compromesso con il Tesoro, presentata in Congresso dalla commissione servizi finanziari della Camera, che ha approvato nelle ultime ore ha dato il proprio via libera alla registrazione degli hedge fund presso la Sec.
Nell’ambito del progetto, che quasi certamente incontrerà l’ostilità dei repubblicani, le società finanziarie con asset superiori ai 10 miliardi di dollari sono chiamate a farsi carico dei costi di salvataggio o di chiusura di quelle società ritenute troppo grandi per fallire.
Il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, appoggerà formalmente la proposta nel corso di un’audizione in programma il prossimo 29 ottobre. Il progetto sottoposto all’esame del Congresso punta a proteggere i contribuenti dai salvataggi dei colossi della finanza, richiedendo allo stesso tempo maggiori standard di capitale per le aziende. In particolare, la proposta prevede che la Fed possa limitare l’esposizione, bloccare le acquisizioni, arginare compensi e bonus e, in casi estremi chiedere la bancarotta, per le holding finanziarie severamente sottocapitalizzate.
Alla banca centrale spetta – nell’ambito del progetto – la supervisione delle società finanziarie più grandi e un ruolo dominante all’interno del nuovo Financial Services Oversight Council, che sarà guidato da Geithner. Obiettivo del consiglio è quello di monitorare le minacce sul sistema finanziario e raccomandare ai membri delle varie agenzie che lo compongono interventi mirati per ridurre tali rischi.
Nè il Financial Service Oversight Council, nè la Fed potranno comunicare pubblicamente i nomi delle società che pongono rischi per la stabilità del sistema. Alla Federal Deposit Insurance Corp (Fdic) viene dato il potere di “risolvere”, cioè chiudere, holding finanziarie se necessario: l’agenzia federale potrà farlo utilizzando una linea di credito del Tesoro che verrà ripagata “da ogni società finanziaria” con almeno 10 miliardi di dollari di asset. Il compromesso raggiunto stabilisce anche la fine dell’Office of Thrift Supervision, che se verrà approvata la proposta sarà abolito.
