Vertice straordinario a Bruxelles per cercare di arginare la crisi, all’indomani dell’allarme lanciato dalla società di rating Moody’s sui rischi che incombono su altri paesi europei. Portogallo e Spagna in prima linea, ma anche l’Italia. Nicholas Sarkozy e Angela Merkel vogliono arrivare al più presto ad una riforma del Patto Ue di stabilità e di crescita. Con l’obiettivo di rafforzarlo per salvare l’euro e potenziare le difese dell’Unione monetaria. Lo hanno anticipato ieri con una lettera congiunta inviata al presidente della Commissione europea Barroso e al presidente Ue Van Rompuy.
I 16 capi di Stato questa sera a cena dovranno discutere sulla modalità con cui inviare il prestito alla Grecia: in sostanza, quanto dovrà mettere ogni Paese. La prima tranche dovrebbe essere di 8,5 miliardi entro la fine di maggio. Un tempo massimo, perchè sulla Grecia incombe la scadenza del 19 maggio, il giorno in cui scadranno i titoli di Stato.
Nel 2010 l’Eurozona deve quindi versare 30 milardi, a cui si aggiungono i 15 promessi dal Fondo monetario internazionale. Questo è il dato certo, ma i capi di Stato Ue dovranno anche decidere come organizzare il piano triennale per la Grecia, quello dei 110 miliardi, ma molti hanno dei dubbi: probabilmente non basteranno e il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, ha ammesso la possibilità di altri aiuti oltre il 2012.
Rivedere le regole del Patto Ue è l’altro imperativo del vertice di stasera. La crisi greca impone un cambiamento ma bisognerà arrivare a un compromesso tra quello che vuole la Germania e le richieste della Francia. Berlino vorrebbe una svolta fortemente “rigorista” del Patto, fino a proporre l’espulsione dalla zona euro dei Paesi che non rispettano gli impegni sul fronte del deficit, mentre Parigi spinge per un più forte coordinamento non solo delle politiche di bilancio ma anche di quelle economiche, senza nascondere l’insofferenza per la scelta di Berlino di basare la sua ripresa prevalentemente sull’export, alle spalle dei Paesi più in difficoltà . Per il 12 maggio è attesa una comunicazione del commissario Ue Rehn con le prime proposte concrete sul fronte del rafforzamento della governance, del coordinamento e della sorveglianza nell’Unione monetaria.
