
ROMA – Si è verificato lunedì scorso all’indice Nasdaq di Wall Street: l’incrocio statistico noto fra gli analisti come Croce della Morte.
Analiticamente “croce della morte” è il miglior indicatore per prevedere la tendenza al ribasso negli scambi azionari. Tecnicamente, spiega il Sole 24 ore, “si verifica quando la media mobile a 50 sedute di un indice buca al ribasso la media a 200 giorni”.
Si tratta dell’incrocio degli andamenti azionari calcolati su due orizzonti temporali diversi, il primo (50 sedute) a medio termine, il secondo (200 sedute) a più lungo termine: quando il primo buca al ribasso il secondo si può ragionevolmente prevedere un trend al ribasso.
Annuncia l’arrivo dell’ondata ribassista, il cosiddetto “bear market”, quando cioè la tendenza degli investitori è quella di vendere specie allo scoperto (vendere la pelle dell’orso – bear in inglese – prima di averlo ucciso, nel senso di vendere il titolo prima di averlo acquistato). Ribasso che si oppone al “bull market”, dove il toro sta a indicare la tendenza rialzista a comprare.
