DAVOS (SVIZZERA), 25 GEN – ''Le aperture della Bce e gli sforzi fatti dal Governo Monti mi sembra che abbiano portato ad una riduzione cospicua dello spread foriera credo di un ulteriore abbassamento''. Lo ha detto l'ad di Intesa SanPaolo Enrico Cucchiani parlando con le agenzie italiane al Forum economico mondiale. ''Questo ci permettera' di recuperare competitivita' al nostro sistema per quello che e' di pertinenza delle banche'', ha detto. E questo, insieme all'azione del Governo, ci puo' ispirare ''un cauto ottimismo''.
Sulla crisi ci sono ''spiragli che inducono a qualche ottimismo'', ma ''i problemi non sono alle spalle'' e solo con ''un'azione incisiva e coordinata possiamo pensare di uscire dal tunnel''. Lo ha detto l'ad di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani in un colloquio con le agenzie italiane a margine del World economic forum. Un ''contributo importante'' e' arrivato da Draghi, Monti e Lagarde, ha aggiunto, e ''oggi l'Italia puo' essere parte importante della soluzione'' anziche' un problema.
''Mi sembra che ci siano degli spiragli che inducono a qualche ottimismo dopo settimane e mesi di pessimismo cupo'', ha detto Cucchiani. ''Mi sembra di cogliere un sentiment piu' costruttivo a livello di leadership europea e credo che un contributo importante sia stato dato da Mario Draghi e Mario Monti, ma anche Christine Lagarde sta facendo la sua parte. Tre persone – ha sottolineato l'ad di Intesa – con una cultura e una visione globale dei problemi e un orientamento a focalizzarsi sui temi rilevanti senza posizioni ideologiche preconcette''.
''Il loro contributo e' molto importante e credo che oggi l'Italia abbia un peso 'intellettuale' e professionale nel policy making che trascende di gran lunga quello che era il ruolo cui veniva relegata dal peso del debito'', ha aggiunto Cucchiani, sottolineando che ''l'Italia possa essere parte della soluzione e una parte importante, anziche' l'elemento principale del problema''.
''Credo ci siano le premesse finalmente per vedere uno scenario piu' positivo rispetto a quello che si intravedeva solo poche settimane fa. Pero' i problemi non sono assolutamente alle spalle'' ha avvertito Cucchiani, indicando che ''solo grazie ad un'azione incisiva, perseverante e coordinata possiamo pensare di uscire dal tunnel. Se cio' non avvenisse, in tempi estremamente rapidi potremmo ripiombare nello scenario cupo di qualche settimana fa, che vedeva gli scettici sul futuro dell'euro prevalere su quelli in possesso di un minimo di ottimismo. Oggi abbiamo passato un punto di flesso, c'e' stata una discontinuita' pero' il percorso da fare e' ancora lungo e arduo. Quello che ci conforta – ha concluso – e' che nella cabina di regia ci siano persone che comprendono i problemi e le azioni necessarie''.
