Uno studio di Unioncamere e dell’Istituto Tagliacarne, utilizzando dati relativi al 2006, ha calcolato che è dovuto agli immigrati il 9,2% del nostro Pil, corrispondente a una quota di 122 miliardi. Sempre nello stesso anno le loro imprese portato nelle casse dello Stato un gettito fiscale di 4 miliardi di euro. Aumentato poi nel 2007 a 5,5 miliardi.
Senza contare che anche i lavoratori dipendenti stranieri hanno un peso ormai rilevante per le nostre pensioni: l’Inps ha accertato che gli immigrati pagano ogni anno 5 miliardi di euro di contributi previdenziali, una cifra dalla quale poco gli ritorna, essendo al momento per lo più lavoratori giovani.
Nel giro di pochissimi anni, i numeri dell’imprenditoria straniera si sono triplicati: nel 2003 risultavano registrate appena 56.421 imprese guidate da immigrati, nel giugno del 2008 erano già 165.144.
Asa