Economia

Decreto Sostegno, bozza: cig Covid, ristori, blocco licenziamenti, cartelle esattoriali, congedi parentali…

Il Decreto Sostegno sta prendendo forma. Si tratta di una maxi norma con cui il governo Draghi cercherà di far fronte alle principali emergenze economiche conseguenti alla pandemia Covid. 

Quindi si proverà a regolamentare (ulteriormente) blocco dei licenziamenti e cig Covid. Ma anche congedi parentali di genitori con figli in Dad. Senza dimenticare il capitolo cartelle esattoriali. Probabilmente ci sarà lo stralcio di una parte di quelle più vecchie. E poi ci sono i ristori (qua definiti indennizzi).

Per vedere la versione definitiva del decreto Sostegno servono ancora 7-10 giorni. Gli interventi scillerebbero tra i 30 e i 40 miliardi di euro. Molte delle misure previste sono in continuità con quelle decise dal governo Conte. La novità sarebbero i 2 miliardi per la campagna vaccinale.

Decreto Sostegno: stralcio cartelle esattoriali

C’è l’idea di cancellare 60 milioni di vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro. Comprese sanzioni e interessi, che sono di fatto inesigibili, intasano il “magazzino” e frenano la riscossione. Lo stralcio di questi vecchi debiti fiscali, accumulati tra il 2000 e il 2015 costerebbe due miliardi in due anni, ma i calcoli sono in corso.

Lo stesso vale per il resto del pacchetto fiscale, che si è ipotizzato anche di fare viaggiare in un provvedimento autonomo. Al momento lo schema indica una proroga secca alla fine di aprile, allineata all’attuale scadenza dello stato di emergenza, sia per le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, sia per la sospensione dell’invio delle nuove cartelle.

Ma per il riavvio della riscossione si starebbe valutando di lasciare partire gli atti (almeno 50 milioni quelli in stand by tra notifiche di ruoli e avvisi di accertamenti) ma cadenzando gli invii dell’arretrato nei prossimi due anni, con conseguente allungamento della prescrizione.

Decreto Sostegno: indennizzi (ristori) e piattaforma Sogei

Tutta da definire anche la partita degli indennizzi (i celebri ristori). Su cui comunque si tenterà di dare un segno di discontinuità a partire dalla piattaforma per l’erogazione, affidata a Sogei. Che dovrà indennizzare 2,7 milioni di imprese e professionisti entro aprile.

Gli uffici lavorano per preparare “misure normative di sostegno ispirato all’equità, alla celerità, alla semplificazione e alla immediatezza”, con un occhio particolare per “le partite Iva”, dice in Parlamento il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Senza escludere che “in modo opzionale” ci possa essere anche “la possibilità di compensazione in sede di dichiarazione”.

Per ora nella bozza circolata tra i ministeri per le attività fino a 5 milioni si profila un sistema con 4 fasce di indennizzo a fondo perduto (dal 30% delle perdite per i più piccoli sotto i 100mila euro l’anno di fatturato al 15% per quelli tra 1 e 5 milioni) da calcolare su cali di almeno il 33% nel confronto tra 2019 e 2020 e non più su un solo mese. Questo se si continuasse a ragionare sul fatturato.

Ma c’è chi spinge per adottare il criterio dei costi fissi, che avrebbe però delle criticità ad esempio nel caso dei professionisti, con costi fissi molto bassi. La soluzione potrebbe essere un mix dei due criteri. Saranno anche abbandonati i codici Ateco, mantenendo qualche distinzione per settore. Alla filiera della ‘neve’ dovrebbe andare un contributo aggiuntivo per ora quantificato in 600 milioni. 

Decreto Sostegno: blocco licenziamenti, Cig Covid, congedi parentali

Si tratta delle misure in continuità col governo Conte. La Cig (cassa integrazione) Covid dovrebbe essere finanziata fino alla fine del 2021. Il blocco dei licenziamenti (che ora scade il 31 luglio) dovrebbe essere prorogato fino a giugno (almeno). Infine dovrebbero essere garantiti i congedi parentali per i genitori che hanno figli in Dad o in quarantena. O le cui scuole sono chiuse.

Published by
Alberto Francavilla