Deflazione, Bce pronta ad intervenire con “strumenti non convenzionali”

Mario Draghi

ROMA – Le misure già decise dalla Bce “concorreranno a riportare i tassi d’inflazione in prossimità del 2%“. La Banca centrale europea è “unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali” contro un’inflazione che dovesse rimanere bassa troppo a lungo, ma al momento i rischi per l’andamento dei prezzi sono “limitati”.

In particolare, dal bollettino mensile Bce, emerge come si confidi sulle operazioni di rifinanziamento a lungo termine del programma Omrlt perché “accentueranno l’intonazione accomodante della politica monetaria. Tali operazioni offriranno, a termini e condizioni interessanti, finanziamenti di lungo periodo con una scadenza massima di quattro anni a tutte le banche che rispettino i valori di riferimento applicabili nell’attività di prestito all’economia reale”.

Inoltre, i dati disponibili della Bce, che risalgono al 6 agosto, indicano “il protrarsi di una ripresa moderata e disomogenea” dell’Eurozona con “i rischi per le prospettive economiche restano orientati al ribasso”. Francoforte cita in particolare la situazione geopolitica e la situazione dei mercati emergenti. Tuttavia, riforme strutturali insufficienti nei paesi della zona euro costituiscono “un altro rischio al ribasso” per le prospettive economiche, così come lo costituisce anche una “domanda interna inferiore alle attese”.

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Alessandro Avico