ROMA – La plusvalenza da 147,8 milioni di euro realizzata sulla cessione della quota nel grandi magazzini Saks permette a Diego Della Valle & C, la holding del patron della Tod’s, di chiudere il 2013 con un utile di 91,7 milioni, in forte crescita rispetto ai 7 milioni del 2012. Il risultato, emerge dal bilancio della società, è stato conseguito nonostante quasi 63 milioni di svalutazioni su partecipazioni, in gran parte riferibili al 5,69% di Rcs (34,4 milioni), allo 0,48% di Mediobanca (11 milioni) e a Interbasic Holding (12 milioni).
Nessun dividendo è stato staccato: la holding, che dispone di una posizione finanziaria netta positiva per 87 milioni, ha preferito mettere l’utile a riserva, incrementando a 537 milioni il patrimonio netto. I profitti della Diego Della Valle e C si aggiungono a quelli dell’altra holding dell’imprenditore marchigiano, la Di.vi Finanziaria, che ha chiuso il 2013 con un utile di 23,2 milioni, grazie a 44 milioni di cedole di Tod’s. Anche sui conti di Di.vi ha pesato la svalutazione della azioni Rcs (il 2,69% del capitale) per 20,9 milioni.
Complessivamente, nel 2013, l’investimento nell’editore del Corriere della Sera è costato a Della Valle 55,3 milioni. Le partecipazioni della Diego Della Valla & C – che dal 2013 ha assorbito la lussemburghese Dorint – includono, tra l’altro, il 97% della Fiorentina (in carico a 89,5 milioni), il 5,46% di Piaggio, il 15,6% di Le Monde, il 2,28% di Tod’s (la gran parte delle quote è custodita in Di.vi Finanziaria), investimenti nei fondi Charme di Montezemolo, il 10% di Bialetti, il 32% di Italian Entertainment Group (proprietario di Cinecittà Studios).