
ROMA – Se fa troppo caldo o troppo freddo, la banca mi paga: รจ questo il principio dei derivati sul meteo (“derivati atmosferici”, traduzione di weather derivatives), uno strumento finanziario che potrebbe diventare di moda se continuano gli inverni caldi e le estati piovose come รจ successoย nell’anno in corso.
Il funzionamento dei derivati atmosferici รจ semplice: si stabilisce una temperatura media di riferimento, o una quantitร di pioggia o di neve. Maggiore รจ la differenza registrata fra la temperaturaย stimata (o la quantitร di pioggia o di neve) e la temperatura reale, piรน incassa (o piรน paga) chi ha sottoscritto il derivato.
Quello delle ripercussioni economiche del meteo รจ un conflitto di interesse che va in scena ogni giorno e ogni stagione: se l’estate รจย troppo fredda piangono i gelatai ma ridono i venditori di ombrelli e le pizzerie d’asporto, se l’estate รจ senza pioggia sono felici gli stabilimenti balneari ma molto meno i coltivatori. E se piove troppo la vendemmia va in vacca.
La platea dei clienti potenzialmente interessata ai derivati atmosferici sarebbe quindi sterminata, ma in realtร fra l’80% e ilย 90% di questo tipo di strumenti finanziari viene sottoscritto da aziende energetiche. Quello del derivato sul clima รจ un rischio finanziario e un investimento che resta ben al di fuori della portata di un gelataio. Scrive Mauro del Corno sul Fatto Quotidiano:
Nel 2012 persino la celebre Oktoberfest di Monaco di Baviera ha utilizzato questi prodotti finanziari per tutelarsi dal rischio maltempo. Il contratto tipo รจ relativamente semplice. Si fissa una temperatura di riferimento (oppure la quantitร di pioggia o neve) per una determinata area. Maggiore รจ lo scostamento registrato nella realtร , piรน alto sarร il premio in denaro che ottengo o che devo pagare. […]ย Al momento, spiega Giancarlo Giudici, che insegna finanza aziendale al Politecnico di Milano, โad usare questi prodotti finanziari sono soprattutto le utilities come le societร energetiche che risentono delle variazione di consumo determinate da stagioni piรน o meno calde. Circa lโ80% dei contratti a livello globale รจ infatti riconducibile a questo tipo di businessโ. Tra gli utilizzatori ci sono anche grossi nomi dellโalimentare come Coca Cola e Heineken. […]
โI danni da maltempo sono sempre molto difficili da calcolareโ, ricorda Giudici, โe da questo punto di vista i derivati hanno il vantaggio di essere immediatamente quantificabili in base a parametri oggettiviโ. A livello globale i weather derivatives stanno lentamente conquistando spazio anche se il volume degli scambiati sul mercato di Chicago (la borsa di riferimento per tutti questi tipi di prodotti) rimane relativamente modesto, intorno ai 15 miliardi di dollari. Una goccia nel mare della finanza globalizzata, ma con tassi di crescita di un qualche interesse. Lโesiguitร dei volumi ha il vantaggio di rendere poco appetibile questo comparto per i colossi della finanza in cerca di opportunitร speculative. Al Chicago Mercantile Exchange sono trattati derivati atmosferici legati alle temperature di una cinquantina di aree comprese una decina di cittร europee tra cui Roma. Oltre ai titoli scambiati sui mercati regolamentati esiste perรฒ la possibilitร di stipulare uno specifico contratto โtagliato su misuraโ con una banca che offre questo tipo di servizio. Nel 2012 ABN Amro ha creato uno dei piรน grandi derivati di questo tipo che รจ stato poi acquistato per 10 milioni di euro da un gruppo di costruzioni olandese.
In Italia per ora non lo fa quasi nessuno anche se, spiega la Coldiretti, qualcosa di simile รจ stato sperimentato nel settore vinicolo. Lโassociazione degli agricoltori sottolinea come per ora si tratti di strumenti che richiedono volumi troppo elevati per essere accessibili al singolo agricoltore, tuttavia un interesse per questo tipo di prodotti esiste.
