Via libera da parte della giustizia europea all’obbligo per i due principali produttori mondiali di diamanti, il sudafricano De Beers e il russo Alrosa, di porre fine ad un accordo commerciale.
La Corte di giustizia del Lussemburgo ha infatti accolto una decisione presa nel 2006 dalla Commissione Ue secondo la quale il gruppo anglo-africano non poteva più rifornirsi dal monopolista russo Alrosa, suo rivale e numero due mondiale, a partire dal 2009.
”La Commissione Ue non ha commesso errori di diritto né errori manifesti di apprezzamento”, afferma la Corte in una nota, motivando l’accoglimento della decisione di Bruxelles, contro la quale Alrosa aveva presentato appello.
Il ricorso era stato accolto in prima istanza dai giudici e appellato nuovamente dall’esecutivo europeo. La decisione odierna ribalta la sentenza di prima istanza.
”Alrosa non ha dimostrato che gli impegni individuali offerti da De Beers, e resi obbligatori dalla Commissione, andassero manifestamente oltre ciò che era necessario per rispondere alle preoccupazioni espresse dalla Commissione nella sua valutazione preliminare”, ha affermato la Corte.
Bruxelles aveva avviato una procedura formale contro De Beers e Alrosa nel gennaio del 2003, contestando un accordo commerciale siglato tra i due gruppi nel dicembre 2001 e notificato l’anno successivo.
L’intesa, attraverso cui la Alrosa si impegnava a vendere in esclusiva a De Beers metà della sua produzione annuale, era stata infatti giudicata incompatibile con le regole di concorrenza dell’Unione europea.
