Diego Della Valle attacca Giovanni Bazoli: “Se ha dignità si dimetta”

Diego Della Valle

ROMA – Diego Della Valle torna ad attaccare, pesantemente, Giovanni Bazoli, prendendo spunto dalla vicenda Ubi Banca che ha visto coinvolto anche lo stesso Bazoli (il quale ha promesso azione legale contro Della Valle, ma senza precisare quando).

“Se Giovanni Bazoli avesse un briciolo di dignità  dovrebbe chiedere scusa agli italiani e dimettersi immediatamente da ogni incarico pubblico. Le notizie sconcertanti che emergono da alcuni organi di stampa (pochi purtroppo) sul suo operato e su quello di altri suoi compari, non possono passare inosservate e tanto meno rimanere impunite. Vedere come ha utilizzato il suo potere ed il suo mondo di relazioni trasversali per fare i suoi interessi e per agevolare e favorire figli e parenti è scandaloso”.

Il riferimento è a quelli che il quotidiano la Repubblica ha definito “incroci pericolosi Zanetti-Bazoli”. Riferendosi all’inchiesta in corso l’ipotesi sarebbe quella di una sorta di patto occulto fra le 2 associazioni di azionisti dell’istituto: Amici di Ubi presieduta da Emilio Zanetti, ex presidente del consiglio di sorveglianza Ubi e Associazione Banca lombarda e piemontese, guidata da Bazoli. Un patto che mirerebbe ad un’alternanza di potere all’interno della banca e che garantirebbe posizioni di rilievo a figli e parenti.

Il riferimento, in questo caso, sarebbe a Matteo Zanetti, figlio di Emilio, già nel board della controllata Commercio e Industria e approdato in quello della Popolare di Bergamo; e di Francesca Bazoli, figlia di Giovanni, vicepresidente di Ubi leasing e consigliera in Ubi Sistemi e Servizi e del Banco di Brescia. I verbali di interrogatorio dell’indagato Giorgio Jannone poi, parlerebbero di somme di danaro versate al genero di Zanetti, Mario Massari e consulenze affidare a Gregorio Gitti, genero di Bazoli. Notizie che Della Valle definisce “sconcertanti” e che “non possono passare inosservate e tanto meno rimanere impunite”, perchè “i cittadini italiani perbene non meritano di subire altri scandali e soprattutto non meritano di vedere che, se a commetterli sono persone potenti, tutto passa nel dimenticatoio”.

Published by
Alessandro Avico