L’articolo è messo in circolo sull’on line dal sito Dagospia.com. Contiene una analisi del bilancio della Della Valle & Co Sapa, la società in accomandita che costituisce una delle casseforti di Della Valle e spiega come sono costruiti i conti del 2008 dell’imprenditore marchigiano: attraverso la svalutazione di partecipazioni importanti, chiaramente impostegli dai revisori, e dalla prudenza, di fronte alla crisi, compensate da una mega plusvalenza realizzata all’interno dell’impero di Della Valle.
Scrive “Soldi” che Diego Della Valle “fa gli utili vendendo a se stesso”, e si indebita per 75,41 milioni di euro esclusivamente con la Bnl-Bnp Paribas dell’amico Luigi Abete. L’imprenditore marchigiano pone mano ad una pesante svalutazione del proprio portafoglio di partecipazioni che tocca in modo più significativo (oltre 40 milioni di euro) la quota nella Piaggio di Roberto Colaninno, seguita dal fondo lussemburghese Charme dell’amico Luca Cordero di Montezemolo.
Qualche settimana fa l’imprenditore marchigiano proprietario di Tod’s e della Fiorentina ha approvato i conti 2008 della sua accomandita, la Diego Della Valle & C Sapa che si sono chiusi con un utile netto di 20,6 milioni di euro (andati tutti a riserva) rispetto ai 52,38 dell’esercizio precedente. Il conto economico è tenuto in piedi dai proventi da partecipazioni che salgono da 78,02 a 105,04 milioni di euro: di questi ben 72 milioni arrivano dalla vendita della Immobiliare De.Im. srl all’altra cassaforte di Della Valle, la Di.Vi. Finanziaria (dove c’è la quota di controllo Tod’s) mentre i dividendi contano per circa 26 milioni e giungono in parti eguali dalla lussemburghese Dorint Holding Sa e dall’olandese Goral Investment Holding Bv.
Il totale delle immobilizzazioni della Sapa è stato perciò limato da 379,82 a 314,63 milioni di euro, ma il conto economico riceve una gran svalutazione di partecipazioni che dai 10,86 milioni del 2007 lievitano a 76,96 milioni: tra questi 40,05 milioni è il writeoff sul 5,01% di Piaggio, 12,59 milioni sul 7,19% del fondo Charme Investment Sca, 12,16 milioni sul 10% Bialetti e 8,9 milioni sulla squadra viola. Alla voce dei debiti verso banche compaiono, come già detto, due finanziamenti di Bnl-Bnp Paribas (che la relazione sulla gestione spiega essere state integralmente rinnovati) , mentre dal bilancio dell’accomandita si evince che l’altra grande banca esposta verso Della Valle è Intesa Sanpaolo che si è fatta dare comunque in garanzia titoli Tod’s, Enel, Piaggio e M&c per erogare fideiussioni all’Acf Fiorentina.
Ma proprio la Sapa, spiega la relazione sulla gestione, ha finanziato i viola per 19,4 milioni di euro durante il 2008, seguiti da altri 9,7 milioni nel 2009. In compenso Della Valle si è consolato con tre contratti derivati di acquisto a termine di dollari americani che hanno avuto un impatto positivo sui conti di 15,9 milioni di euro: ed è proprio con 30,3 milioni di “biglietti verdi” che il patron delle Tod’s ha comprato il 5% di Saks, la grande catena di luxury a stelle e strisce.