Dipendenti ministeriali (Ansa)
Dipendenti ministeriali, aumenti fino a 2450 euro lordi l’anno. Arrivano aumenti sonanti per i dipendenti ministeriali. Un funzionario medio (di terza area, F4) di uno dei ministeri più favoriti dalle perequazioni salariali, vedrà aumenti mensili vicini ai 300 euro lordi e quasi 6mila euro di arretrati.
Aumenti che rappresentano l’esito combinato di rinnovi contrattuali giunti a regime e adeguamenti dell’indennità di amministrazione.
Proprio sulla questione delle indennità di amministrazione (una armonizzazione perequativa tra i diversi ministeri) il decreto della Presidenza del Consiglio (ultimato fra Mef e Funzione Pubblica) sblocca appunto le somme accantonate con la legge di Bilancio 2020.
Seguendo l’analisi comparativa del Sole 24 Ore, ai ministeri di Salute, Esteri, Istruzione, Università, Lavoro e Politiche agricole gli aumenti maggiori,fino a 2.449 euro lordi all’anno nell’area terza, quella dei funzionari. Un po’ meno di 1.800 euro nell’area seconda e poco di più di 1.500 nella prima.
Al ministero dello Sviluppo economico la perequazione concede aumenti fino a 1.890 euro ai funzionari. Quasi 1.500 euro in area seconda e 1.258 in area prima. Un po’ di più delle somme indirizzate al Ministero dell’Interno.
Al ministero dell’Economia ci si ferma a 244 euro nei livelli gerarchici più bassi e si arriva a 418 euro in quelli più alti. Grosso modo come al ministero della Giustizia.
Tra i tanti beneficiati, la protesta di Anpal e Ispettorato nazionale del Lavoro, non menzionati nel decreto. “Esclusione inopinata” lamentano la Cgil, visto che le due strutture nascono come articolazioni del ministero del Lavoro.