
Dipendenti pubblici, un regalo: premio di risultato mini tassato (Foto Ansa)
Premio di risultato tassato a metà per i dipendenti pubblici. In caso di contratto decentrato l’Agenzia delle Entrate ha cambiato rotta rispetto al passato.
Il nodo del premio di risultato per i dipendenti pubblici
Il problema nasceva dal fatto che secondo la consolidata interpretazione dell’Agenzia delle Entrate gli emolumenti riferiti all’anno precedente rispetto al quale vengono erogati devono essere soggetti a tassazione ordinaria.
Un caso tipico, in passato, era rappresentato dal pagamento della premialità per il raggiungimento di obiettivi, valutabili solo a posteriori. Adesso con la risposta all’interpello 223/2021 l’Agenzia delle Entrate sembra aver cambiato rotta.
Quando si applica la tassazione separata
Il Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), scrive il Sole 24 Ore, prevede due fattispecie per l’applicazione della tassazione separata: le situazioni giuridiche (come le leggi, i contratti collettivi, gli atti amministrativi sopravvenuti e le sentenze) e quelle di fatto (come tutte le ipotesi in cui il ritardo non dipenda dalla volontà delle parti o non sia fisiologico).
Come nota il Sole 24 Ore, la novità è nel fatto che in presenza di situazioni giuridiche come il contratto decentrato i compensi relativi ad annualità precedenti vanno sempre assoggettati a tassazione separata.
La tassazione per il premio di risultato dei dipendenti pubblici
In base a questo presupposto l’Agenzia delle Entrate ha confermato l’applicazione della tassazione separata “ai compensi incentivanti la produttività” che derivino “da contrattazione articolata di ente”.
Considerato che nella Pa i compensi legati al raggiungimento degli obiettivi si hanno nei contratti decentrati, la tassazione agevolata è la loro disciplina naturale.