
Dl Rilancio: rimborso abbonamenti pendolari (Ansa)
ROMA – Il rimborso dell’abbonamento per i trasporti pubblici non usufruito per i pendolari che non hanno potuto usare i mezzi per l’emergenza Covid: dal bus alla metro, dal treno al vaporetto.
E’ l’ipotesi riportata dal documento di lavoro in vista della predisposizione del Decreto Rilancio.
In cui si precisa che la misura vale per servizi di trasporto pubblico con qualsiasi modalità di trasporto (ferro, gomma o via acqua).
E riguarda il rimborso del corrispettivo versato per la parte di abbonamento non usufruita purché acquistato fino al 10 marzo 2020 e in corso di validità nei mesi di stop per l’emergenza. Sulla misura non appaiono rilievi della Ragioneria.
Aiuto alle imprese dello spettacolo: ristoro
Nel Dl Rilancio è compreso (siamo alle bozze del dl Rilancio in via di definizione) un Fondo destinato anche “al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre”.
L’incremento da 80 a 230 milioni del Fondo di parte corrente per le emergenze dedicato ai settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo, è istituito nello stato di previsione del ministero di beni culturali e turismo e poi di quello di conto capitale, così da portare complessivamente le risorse per il settore ad una cifra pari a 280 milioni di euro.
Il titolo di capitale italiana della cultura conferito alla città di Parma per l’anno 2020 verrebbe confermato anche per l’anno 2021.
Voucher biglietti spettacoli annullati validi 18 mesi
I voucher emessi per garantire al pubblico la fruizione dei biglietti già pagati per spettacoli che poi sono stati annullati per far fronte all’emergenza pandemia dovrebbero avere una validità di 18 mesi e non più, come ipotizzato all’inizio della fase 1, di un anno.
L’emissione dei voucher, viene sottolineato, “assolve i correlativi obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario”.
Sconto bollette piccole imprese? La Ragioneria frena
Uno stanziamento di 600 milioni messo a disposizione dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) finalizzato a ridurre il peso delle bollette elettriche di mesi aprile-giugno per le piccole attività produttive e commerciali.
E’ la proposta contenuta nel documento di lavoro per la messa a punto del decreto Rilancio che però – dal testo – non risulta ancora aver individuato coperture ad hoc.
La copertura – segnala la Ragioneria in una nota a margine – andrà valutata nell’ambito delle risorse eventualmente rese disponibili per fronteggiare l’emergenza sanitaria. La proposta punta a ridurre il peso delle quote fisse delle bollette elettriche per le pmi.
Colf e badanti (non in casa): fino a 600 euro (aprile e maggio)
I lavoratori domestici con contratti per lavori complessivi fino a 20 ore la settimana avranno un’indennità di 400 euro al mese per i mesi di aprile e maggio mentre quelli con un monte ore superiore a 20 alla settimana avranno un’indennità pari a 600 euro al mese.
Si precisa che questo sussidio sarà erogato solo per i lavoratori non conviventi con il datore di lavoro e purché la quantità di lavoro si sia ridotta durante l’emergenza almeno del 25%.
Le indennità di cui al presente articolo non concorrono alla formazione del reddito, sono quindi esentasse. (fonte Ansa)
