
Donne d'impresa, Marinella Fani e il lusso nella Firenze post covid: siamo le fondamenta della società
Donne d’impresa. Vere protagoniste del salotto buono di Firenze, in Via Tornabuoni, sono le sorelle Marinella ed Helga di Fani Gioielli.
Dopo il vuoto creato dal Coronavirus, il cuore della città è tornato a battere con loro: vetrina di bellezza e preziosità. Marinella ci racconta come ha vissuto questi momenti così difficili di pandemia.
Nota per essere fra le più amate signore di Firenze, affezionata “aiddina” sempre pronta a collaborare e ad investire sull’amicizia, ci parla di questa “ripresa“ della sua attività dopo i tempi bui del lockdown.
La storia di Fani Gioielli è una storia di eccellenza, tradizione ed esperienza a cavallo di due secoli.
Nasce nella culla dell’oreficeria mondiale, nella Firenze di Benvenuto Cellini. Storia di famiglia, di oltre 50 anni di sperimentazione e ricerca. Dove l’istinto per la materia e le forme hanno segnato ogni scelta, trasformando una “bottega” in una azienda tra le più significative del settore.
Fani Gioielli, è la griffe. Fondatore dell’azienda, Benito Fani, il padre. Fiore all’occhiello del gruppo, sono i due splendidi negozi nel cuore dello shopping di lusso della Toscana. Uno in via Tornabuoni, al centro della Firenze rinascimentale, l’altro a Siena.
Sono loro i gioielli di eccellenza artigianali “made in Italy”, con le famose collezioni internazionali di Orologeria Rolex, Pomellato e Dodo sempre in bella mostra nelle vetrine. Dove tutti, fiorentini e turisti, non possono fare a meno di fermarsi, anche solo per uno sguardo e per farci un pensierino per le prossime feste.
In questi momenti di “controllata” pandemia si parla di ripresa e di “rinascimento” delle nostre aziende.
La vetrina del lusso di cui con Fani gioielli siete eccellenti protagonisti, come si concilia con il post pandemia?
Con la pandemia è successo qualcosa di nuovo. Molte le persone che hanno riscoperto i negozi della propria città, particolarmente quelli del centro storico. Questo è stato un grande input per crescere e consolidare i rapporti con la clientela.
Ci ha anche permesso di capire che gli attuali spazi non sono più adatti per noi, perché i prodotti di eccellenza hanno bisogno di una presentazione e riservatezza per essere meglio valorizzati . Per questo motivo ci stiamo organizzando. Abbiamo acquistato uno spazio accanto al negozio di Via Tornabuoni e con il nuovo anno saremo pronti per offrire un servizio migliore. Che possa rendere onore alle nostre collezioni più pregiate.
La tradizione orafa fiorentina è l’emblema e il vanto della vostra storia di famiglia. Quale il futuro per Fani gioielli?
Questa pandemia ci ha insegnato che il futuro spesso e volentieri non dipende solo da noi. Non dobbiamo più dimenticarlo. Mio padre, infatti, mi ha sempre detto che la pazienza è la virtù dei forti e noi ce l’abbiamo. Il settore del lusso oggi è effettivamente in piena ripresa ma la prudenza non è mai troppa e ci auguriamo che questo rinascimento continui davvero e si consolidi.
Il mondo femminile rappresenta le fondamenta della società. E questo dovrebbe essere valido per tutti i Paesi del mondo e la base di tutte le civiltà più evolute. Grazie alle donne tanti traguardi sono stati raggiunti con successo e senza guerre.
Noi donne abbiamo un compito così importante già a partire dalla famiglia e questo non dobbiamo dimenticarlo. Siamo noi mamme la prima vera scuola di educazione di vita per i nostri bambini che saranno uomini e donne del futuro. E siamo anche le prime – salvo rare eccezioni – pronte a sacrificare anche tutti i nostri sogni per provvedere al bene della nostra famiglia.
Aiutare le donne afghane colpite così duramente, oggi da un regime totalitario che non le rispetta, è un nostro dovere. Non possiamo rimanere passive ed in silenzio di fronte alle notizie che ci arrivano quotidianamente, di donne uccise o perseguitate, o messe in prigione. Solo perché insegnavano all’università o ricoprivano ruoli nella società civile o impegnate protagoniste nello sport.
Con l’aiuto del Governo, dei vari corridoi umanitari e di altre associazioni come la nostra, faremo tutto il possibile per cercare di sostenere. E integrare queste donne in una società che possa essere più equa, più umana e più a misura di tutte noi.
Sarà questo un nuovo traguardo da raggiungere. Paesi fra i più civili hanno avuto ottimi esempi di Signore elette, non a caso, per un signor Governo. Per esempio la Germania fino ad oggi, con la Merkel, l’Inghilterra già in passato con la Thatcher. E più recentemente l’Islanda con Katrin Jakobsdottir e la Tunisia con Nejla Bouden,
Chissà che anche in Paesi come il nostro – l’Italia – si possa finalmente affacciare una candidata donna per il Quirinale e perché no che come signora Presidentessa possa dimostrarsi veramente eccellente anche per il nostro Paese.
