Già l’apertura di seduta era stata in ribasso per la Borse europee, dopo il lunedì di euforia seguito al piano cosiddetto «salva-Stati», con Parigi che cede il 2,14% e Francoforte che perde l’1,61%. In discesa anche Londra che cala dell’1,59%. Anche Piazza Affari iniziava la giornata con il segno meno: a inizio di seduta l’indice Ftse Mib perde 1,3% a 20.692 punti. Negativo anche l’indice All Share che esordisce con un -1,11%. Successivamente la situazione non migliorava: a Milano l’Ftse It All faceva segnare -2,54%, l’Ftse Mib -2,66%, Londra perdeva l’1,8%, Parigi il 2,02% e Francoforte l’1,04%. I listini scendevano sulle prese di beneficio degli investitori all’indomani della seduta record di lunedì e per la rinnovata incertezza sui traballanti conti di alcuni stati europei. Nel finale però Piazza Affari recuperava. Attualmente il Ftse Mib cede lo 0,44% a 20.878 punti ed il Ftse All Share lo 0,51% a 21.437 punti. Londra cede invece l’1,29% e Parigi l’1,07%, mentre Francoforte è vicina alla parità.
Le difficoltà delle piazze europee hanno finito per influenzare poi anche Wall Street, che aveva aperto in calo. Il Dow Jones perdeva lo 0,83% a 10.695,47 punti, il Nasdaq arretrava dell’1,20% a 2.346,42 punti mentre lo S&P 500 cedeva lo 0,80% a 1.150,50 punti. Poi la Borsa di New York recuperava terreno e attualmente il Dow Jones cede lo 0,18%, mentre il Nasdaq perde lo 0,14%.
La situazione economica europea ha influenzato anche i mercati asiatici, dove le contrattazioni sono ormai chiuse. La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso, dopo l’ottimismo iniziale, per i timori legati alla perdurante instabilità nell’Eurozona e alla debolezza dell’euro. L’indice Nikkei, dei 225 titoli guida, ha perso 119,60 punti, registrando un calo dell’1.14% e attestandosi a 10.411,10 punti, rispetto ai 10.530,70 della chiusura di lunedì. Tutte le principali piazze dell’area Asia-Pacifico hanno in ogni caso lasciato sul terreno una parte dei guadagni di lunedì.