MILANO – La stima del buffer di capitale individuato dall’European Banking Authority per Unicredit è pari a 7,37 miliardi di euro. E’ quanto reso noto dalla banca di piazza Cordusio che ha diffuso una nota secondo cui l’importo è preliminare e indicativo e sarà rivisto sulla base dei dati di fine settembre: sarà tale importo a costituire il riferimento per i piani di rafforzamento.
La stima individuata dall’Eba scenderebbe infatti a 4,396 miliardi se si considerano nel computo del coefficiente patrimoniale Tier1 anche gli strumenti finanziari ad alto rendimento Cashes. Nella nota di Unicredit si legge che il gruppo sta “lavorando a individuare le azioni di capital management atte a raggiungere gli obiettivi del gruppo”. L’ammontare definitivo della ricapitalizzazione dunque dipenderà dalla natura dei Cashes, sui quali è già in corso una ristrutturazione in attesa del vaglio della Banca d’Italia.
“La cifra di suo non ci sorprende – ha dichiarato l’ad di Unicredit Federico Ghizzoni – 7,3 miliardi se ben ricordo, però senza cashes, è quindi gestibile”. E ha aggiunto rassicurante: “I nostri piani non cambiano rispetto al piano industriale e a tutto il resto. Stiamo lavorando”.