Ecofin. Tremonti: “Nessun buco di bilancio, avremo un ottimo candidato alla Bce”

«Non esiste alcun tipo di buco, c’è solo un fatto di contabilizzazione assolutamente noto». Così il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha voluto rassicurare sulle voci di un possibile buco da 9 miliardi. La risposta di Tremonti arriva dopo che un articolo di Milano Finanza aveva parlato di un potenziale buco da 9 miliardi. Secondo il quotidiano economico la Corte dei Conti avrebbe rilevato che il ministero dell’Interno non ha ancora saldato un debito di 8,896 miliardi con la Banca d’Italia, che dal 1997 al 2002 ha anticipato agli enti locali soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti.

Tremonti è a Bruxelles dove partecipa alla riunione dell’ Ecofin: sul tavolo dei ministri economici europei c’è naturalmente la questione greca. L’Europa accetta il piano di salvataggio proposto da Atene impegnandosi  a sostenerne gli sforzi.Riguardo alla candidatura per la prossima presidenza della Banca centrale europea Tremonti assicura che l’Italia “ha e avrà un pretendente autorevole”. Non ha menzionato il nome di Mario Draghi ma ha negato che rispondano al vero i criteri di nomina come la grandezza del paese, la provenienza da nord o da sud, per la sostituzione di Trichet.

“Quando tra venti mesi si porrà la questione l’Italia ha e avrà un ottimo candidato”. Così il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha risposto a chi gli chiedeva un commento su una possibile candidatura del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi alla presidenza della Bce.Tremonti si è poi soffermato anche sulla questione pensioni e ha spiegato: «Molti in Europa hanno problemi con le pensioni, ma in Italia non è un problema. Noi la riforma l’abbiamo già fatta».

Per quanto riguarda gli ultimi dati negativi del Pil nazionale, il ministro precisa: “L’Italia non è peggio degli altri. Lo dicono i numeri. E il tempo sarà galantuomo”. “I dati europei ci dicono che più deficit non significa avere più crescita”, ha affermato Tremonti, facendo l’esempio della Francia che “ha un Pil un po’ meno in caduta, ma un’esplosione del deficit. E se per essere in testa all’Europa sul fronte della crescita bisogna avere deficit maggiori, allora dico: grazie”. Tremonti ha quindi spiegato come “il caso italiano è simile a quello tedesco. Hanno un’economia tirata dall’export e non fanno molto deficit, loro perché non vogliono, noi perché non possiamo”.

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Alessandro Avico