«L’amministrazione Obama ha molto da sperare per il 2010, incluso un nuovo sistema sanitario e una ripresa economica sostenibile. Ma anche se questi due desideri divenissero realtà, la politica americana si troverà ad affrontare un problema ancora maggiore il prossimo anno e negli anni futuri: convincere il mondo che il governo statunitense può rimette i conti pubblici in ordine». E questo perché – secondo alcuni economisti – le finanze pubbliche sono vicine al precipizio.
Lo afferma il Wall Street Journal citando alcuni analisti, secondo i quali i nodi del debito e del budget vanno affrontati e risolti, in seguito al peggioramento registrato con la crisi finanziaria e le misure di stimolo varate. «Ci stiamo avvicinando al precipizio» sostiene in un;intervista al quotidiano Alan Auerbach, economista della University of California. Dello stesso avviso anche altri economisti, quali Robert Barro e Martin Feldstein dell’università di Harvard, e Tom Sargent della New York University.
Il direttore del budget dell’amministrazione Obama, Peter Orszag, ha precisato che la Casa Bianca presenterà un piano concreto per riportare in ordine i conti pubblici in febbraio, in occasione della finanziaria. «Gli Stati Uniti non possono tagliare il deficit immediatamente, in quanto rischierebbero di rallentare la nascente ripresa economica. ma anche i tentativi di ricondurlo a livello più sostenibile richiederanno sacrifici ampi. Gli economisti – osserva il Wall Street Journal – ritengono che per pagare il proprio debito nel lungo termine gli Usa dovranno o tagliare la spesa o alzare le tasse per un valore pari al 9% del pil, circa il doppio di quanto spendono per la difesa nazionale».