Autunno dello scontento a Condé Nast: i revisori dei conti della McKinsey hanno finito il loro rapporto consigliando alla potentissima casa editrice leader mondiale dell’editoria superpatinata, di ridurre del 25 per cento il budget delle principali testate e tagliare drasticamente le ricchissime note spese.
Armati del rapporto McKinsey, i manager del gruppo che fa capo alla famiglia Newhouse hanno ordinato alle maggiori testate, da Vogue e a Glamour, da Vanity Fair a Traveler di stringere la cinghia. Farà eccezione ai tagli il settimanale New Yorker, bandiera di alta qualità giornalistica mondiale.
Come questo possa succedere, dipenderà dai singoli direttori: pare dunque poco probabile che celebrità come Anna Wintour, al timone di “Vogue”, o Graydon Carter per “Vanity Fair” le cui riviste vendono lusso, manderanno a casa la macchina con autista sempre a loro disposizione.
