ROMA – Le impressioni dalla prima riunione del tavolo sull’editoria di martedì a Palazzo Chigi sono “molto positive. Direi che siamo al giro di boa, con un governo che ha mostrato di condividere non solo le preoccupazioni degli editori sulle dimensioni della crisi, ma soprattutto le linee di intervento che come Fieg abbiamo individuato”. A dirlo è il presidente Fieg (e da qualche settimana di Rcs) Maurizio Costa, che intervistato dal Messaggero spiega le richieste avanzate dagli editori al governo per rilanciare il settore.
“Abbiamo individuato quattro priorità strategiche. La prima riguarda la tutela del diritto d’autore e la valorizzazione dei contenuti editoriali di qualità”, dice il presidente, sottolineando la necessità di una norma che metta fine al “saccheggio sistematico di contenuti”. La seconda proposta riguarda la “revisione profonda dei modelli organizzativi che incentivi la qualità dell’informazione e promuova l’ innovazione”. Sottolinea la necessità di rifinanziare il Fondo strategico a sostegno dei processi di trasformazione dell’editoria: “è indispensabile che il Fondo 2015 sia in continuità con il 2014”.
Costa si sofferma anche sulla “modernizzazione della rete distributiva e del sistema delle edicole”, terzo pilastro delle proposte Fieg. La quarta priorità, spiega Costa, è il “contrasto della crisi insieme alla promozione dello sviluppo”. “Niente interventi a pioggia, ma azioni mirate nell’oggetto e limitate nel tempo”. Tra le proposte Fieg, spiega infine il presidente, “l’estensione dell’aliquota Iva del 4% a quotidiani e periodici online” e sgravi per chi fa pubblicità.