L’Egitto torna a importare frumento: quotazioni alle stelle

Un tempo l’Egitto era il granaio di Roma, oggi, 2000 anni dopo, compra invece il frumento e lo importa da Stati Uniti, Argentina e Australia. Il Paese è tornato ad acquistare frumento a un mese dall’ultima volta e dopo i violenti scontri dei giorni scorsi.

La decisione ha però mandato le quotazioni del cereale alle stelle: record da quasi 3 anni. I disordini del Cairo non hanno bloccato gli scambi di merci, ma le operazioni procedono comunque a rilento. La preoccupazione degli analisti è però volta al lungo termine: se la crisi egiziana dovesse protrarsi, c’è il rischio che il primo importatore mondiale di grano possa ridurre gli acquisti, mettendo in crisi il mercato.

Credit Agricole ha già stimato che oggi la crisi ha provocato 310 milioni di dollari di danno al giorno. Ma il prezzo record del frumento non è dovuto solo all’Egitto. Anche l’Algeria si sta muovendo in questo settore e ha emesso un bando per l’importazione di 50mila tonnellate. La Turchia ha annunciato che vuole acquistare 300 mila tonnellate di grano da macina.  Stessa quantità per l’Irak mentre il Bangladesh cerca 50mila tonnellate di grano e 30mila di riso. Senza contare che il Midwest degli Stati Uniti, colpito da temperature polari, potrebbe non contare su un raccolto memorabile quest’anno.

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Elisa D'Alto