ROMA – Ryanair caricherà sui passeggeri i costi legati a cancellazioni dei voli, ritardi e quelli previsti dai ‘casi di forza maggiore’ previsti dalla normativa Eu 261 ”in cui la compagnia non è responsabile per i ritardi o per le cancellazioni”. Da lunedì prossimo, 4 aprile, la compagnia low cost applicherà ”la tassa di 2 euro per passeggero per tutte le prenotazioni”.
Nel renderlo noto con un comunicato, Ryanair ha confermato che ”lo scorso anno ha dovuto sostenere costi per oltre 100 milioni di euro derivanti da cancellazioni e ritardi dei voli, avendo dovuto fornire assistenza per le spese legali e di compensazione derivate dalla cancellazione di oltre 15.000 voli che hanno lasciato a terra oltre 2,4 milioni di passeggeri.
La maggior parte di questi reclami – aggiunge il vettore irlandese – è avvenuta in tre periodi durante i quali a Ryanair è stato impedito di volare a causa del fallimento/inattività di terze parti tra cui: la chiusura dello spazio aereo dovuta al vulcano in Islanda ad aprile/maggio 2010; la chiusura di numerosi aeroporti europei a causa delle nevicate a novembre/dicembre 2010; oltre 15 giorni di scioperi nazionali dei controllori di volo, primariamente in Belgio, Francia, Germania e Spagna nell’estate del 2010, i quali hanno causato ripetuti ritardi e cancellazioni di voli”.