(ANSA) – ROMA – L’Enel fissa a 15,535 euro per azione il prezzo massimo per la quota che vuole dismettere di Endesa, per un valore totale che potrebbe quindi raggiungere i 3,1 miliardi di euro. Il prospetto informativo approvato dall’Autorità di Borsa spagnola (la Cnmv) indica quali sono le caratteristiche dell’operazione annunciata ufficialmente ieri e con la quale il gruppo elettrico italiano cede una partecipazione minima del 17% e fino a un massimo del 22% inclusa la greenshoe.
Nel dettaglio, al mercato retail è riservata una quota del 15% che verrà ceduta attraverso un’offerta pubblica di vendita che si aprirà domani, 7 novembre, per chiudersi il 19 novembre. La quota residua è invece riservata a investitori istituzionali, attraverso una procedura di bookbuilding in programma tra il 13 e il 20 novembre, giorno in cui verrà fissato il prezzo finale. Se l’operazione avrà successo, quindi, l’Enel potrebbe al massimo scendere al 70% di Endesa, collocandosi a un livello considerato più adeguato dai mercati per avere un flottante in grado di dare liquidità al titolo.
E’ proprio questo, infatti, l’obiettivo dichiarato nei giorni scorsi dall’ad Francesco Starace, secondo cui il 92% della partecipazione attuale “è un numero un po’ stupido”, perché troppo elevato per avere un robusto controllo e, con il solo 8% riservato al flottante, non in grado di dare la necessaria liquidità al titolo.
La cura dimagrante in Endesa, comunque, non significa che l’Enel non creda più nella Spagna: ieri (5 novembre, ndr) lo stesso Starace, a margine di un’audizione alla Commissione Industria del Senato, aveva annunciato un’altra operazione che era nell’aria. Si tratta dell’acquisizione di parte degli asset che E.on ha messo sul mercato in Italia e proprio in Spagna: l’Enel, ha detto l’ad, ha presentato un’offerta per i clienti spagnoli, ma non per le reti.